Il fossile di Pecten sp., appartenente alla famiglia dei Pectinidae, è un esempio rappresentativo di un bivalve marino del Pleistocene, periodo geologico che va da circa 2,58 milioni a 11.700 anni fa.

Caratteristiche morfologiche:

• Forma: La conchiglia di Pecten è tipicamente bilaterale, con due valve quasi simmetriche, ma non identiche. La forma è arrotondata o leggermente ovale, con un bordo esterno spesso ondulato.

• Dimensioni: I fossili di Pecten possono variare in dimensioni, ma le conchiglie di queste specie generalmente raggiungono un diametro di 7-15 cm, con alcune specie che possono superare i 20 cm.

• Struttura della superficie: La superficie della conchiglia è caratterizzata da una serie di costolature radiali prominenti, che si irradiano dal centro verso il bordo esterno. Queste costolature possono essere piuttosto marcate, conferendo alla conchiglia un aspetto scanalato. Tra le costolature principali possono essere presenti sottili striature trasversali che aggiungono ulteriore dettaglio alla texture della conchiglia.

• Orecchiette: Una delle caratteristiche distintive del genere Pecten è la presenza di due "orecchiette" o ali, estensioni piatte ai lati della cerniera che unisce le due valve. Queste orecchiette sono di dimensioni variabili, ma generalmente ben sviluppate, con una forma triangolare o semicircolare.

• Cerniera: La cerniera è lineare e robusta, permettendo una chiusura efficace delle valve. Non presenta dentellature complesse come in altri bivalvi, ma è piuttosto liscia.

• Colore: Nei fossili, il colore originale della conchiglia è generalmente perso, ma i resti mostrano tipicamente tonalità che variano dal bianco al beige chiaro, con eventuali tracce di mineralizzazione che possono dare sfumature di grigio o marrone.

I fossili di Pecten sono particolarmente apprezzati sia per il loro valore estetico che scientifico, in quanto offrono importanti indizi sull'ecologia marina del passato e sulle dinamiche evolutive che hanno modellato la biodiversità moderna. Le caratteristiche ben conservate di questi fossili permettono una facile identificazione e studio comparativo, contribuendo alla ricostruzione delle condizioni paleoambientali del Pleistocene in Europa.

 Originale al 100%