Primi in Italia! Fossili originali certificati da tutto il mondo.
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Pleuroceras è un genere di ammoniti fossili appartenente alla famiglia Oxynoticeratidae, particolarmente diffuso nel periodo Giurassico, in particolare durante il Pliensbachiano superiore (circa 187-182 milioni di anni fa). Si tratta di fossili guida molto importanti per la datazione delle rocce sedimentarie marine di questo periodo.
I fossili di Pleuroceras sono distribuiti globalmente in giacimenti marini risalenti al Giurassico. Alcuni dei luoghi di ritrovamento più noti includono:
Pleuroceras è caratteristico del Giurassico inferiore, in particolare del Pliensbachiano superiore (circa 187-182 milioni di anni fa). Questi fossili sono comunemente utilizzati per la datazione relativa delle rocce sedimentarie.
I fossili di Pleuroceras sono spesso rinvenuti in scisti e sedimenti marini neri, ricchi di materiale organico. Questo tipo di sedimento si deposita in ambienti marini anossici (a basso contenuto di ossigeno), condizioni che favoriscono la conservazione eccezionale di fossili.
In particolare, a Holzmaden, i fossili di Pleuroceras vengono ritrovati in scisti bituminosi neri del Giurassico inferiore, che si sono formati in una laguna marina profonda e anossica. L'ambiente di sedimentazione di Holzmaden era ricco di materia organica, il che ha permesso una conservazione incredibilmente dettagliata dei fossili, inclusi resti di organismi molli, spesso non conservati in altri contesti.
Lo scisto, dove vengono spesso ritrovati fossili come quelli di Pleuroceras, è una roccia sedimentaria di origine marina caratterizzata dalla presenza di minerali argillosi e una stratificazione fine. La formazione di questo tipo di roccia segue un processo lungo e complesso, che avviene in specifici ambienti geologici e condizioni ambientali.
Lo scisto si forma dalla deposizione di fini particelle di argilla, limo e detriti organici. Questo sedimento fine si deposita lentamente sul fondale marino, formando strati orizzontali. La finezza delle particelle e la deposizione in acque calme favoriscono una stratificazione molto uniforme, tipica dello scisto.
La mancanza di ossigeno nel fondale marino impedisce la decomposizione dei resti organici, compresi quelli degli animali marini, che rimangono intrappolati tra gli strati di sedimento. Questo è il motivo per cui lo scisto è spesso un ottimo conservatore di fossili. In alcuni casi, come a Holzmaden, le condizioni di anossia possono conservare anche parti molli degli organismi fossili, che raramente si fossilizzano in altri tipi di sedimento.
Nel corso di milioni di anni, i sedimenti argillosi subiscono un processo di compattazione e cementazione, noto come diagenesi. Questo processo avviene sotto l'effetto della pressione esercitata dai sedimenti soprastanti e della temperatura elevata a cui sono sottoposti in profondità.
In alcuni casi, il processo di fossilizzazione è così dettagliato che è possibile osservare strutture delicate, come le pinne e i contorni dei corpi degli ittiosauri.
Lo scisto fossilifero, in particolare quello di Holzmaden, si forma in ambienti marini profondi e anossici, dove la sedimentazione è lenta e la mancanza di ossigeno preserva i resti organici. I sedimenti fini si compattano e si cementano, formando una roccia stratificata ricca di fossili, tra cui Pleuroceras, e spesso intrappolano anche idrocarburi e materiali organici. Le condizioni uniche di queste aree rendono gli scisti una straordinaria fonte di fossili ben conservati.
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